Visualizzazioni totali

sabato 18 giugno 2011

Romina Licciardi ha scritto alla Commissione di Garanzia della CGIL chiedendo un'audizione.

  Alla Commissione interregionale di garanzia
                                                          e p.c.         Alla segreteria nazionale della Cgil      sede
                                                          e p.c.         Alla segreteria regionale Cgil Sicilcia    sede

     Oggetto:Avvio procedimento di espulsione: richiesta di audizione e relativi adempimenti istruttori

La sottoscritta Licciardi Romina nata a Ragusa il 16.07.1975 ed ivi residente in via      , al fine di procedere con gli adempimenti di vs  competenza statutaria, comunica quanto segue:

Premesso che la scrivente e' stata formalmente assunta, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, dalla Cgil Ragusa a partire dall'anno 2000, anche se l'inizio del rapporto di lavoro risale al 1998, espletando inizialmente le mansioni di responsabile dello sportello lavoro e coordinamento CID (centro informazioni disoccupati). Alla fine dell'anno 2000, sono stata fatta oggetto di un esplicito tentativo di violenza sessuale sul posto di lavoro (Camera del lavoro territoriale Ragusa) da parte di un mio superiore gerachico e che nel tempo gli atti molesti sono stati piu' volte, ed in forme diverse, reiterati. Nel novembre 2002 sono stata eletta segretaria confederale provinciale con delega con mercato del lavoro e alle politiche di genere e a far data da aprile 2004 sono stata nominata, su designazione della Cgil Sicilia, Consigliera di pari opportunita'. A seguito di tale nomina, a far data 1luglio 2004, sono stata collocata in aspettativa non retribuita e cio' fino al 31 agosto 2009. Nel corso di detto periodo sono stata altresi' eletta quale referente provinciale Udi(Unione donne in Italia) dal coordinamento provinciale donne Udi di Ragusa.

Considerato che successivamente al mio rientro in servizio presso la Cgil Camera del lavoro territoriale di Ragusa, in data 30 dicembre 2009, mi e' stato sottoposto per la firma un verbale di conciliazione a firma del segretario generale pro tempore Sig.Giovanni Avola, con il quale, tra l'altro, avrei dovuto rassegnare le miei irrevocabili dimissioni dal  posto di lavoro.

Successivamente ho provveduto a diffidare formalmente la Cgil di Ragusa, stigmatizzando le chiare ed evidenti violazioni etiche, comportamentali nonche' statutarie e regolamentari ed ho provveduto altresi' ad informare le strutture regionali e nazionali della Cgil nelle persone della Sig.Mariella Maggio/segr.generale Cgil Sicilia) e il Sig Marco Di Luccio (resp. dipartimento organizzativo Cgil nazionale), di quanto stava avvenendo. Per tutta risposta e con evidente intento di rappresaglia, la Cgil di Ragusa ha mosso a mio carico,attraverso una serie di atti dichiaratori,ai quali ho sempre puntualmente controdedotto,una serie di contestazioni disciplinari del tutto prive del benche' minimo fondamento.A seguito di tutto cio', ed al solo fine di proteggermi da quanto stava avvenendo, in data 6 febbraio 2010 attraverso una apposita conferenza stampa, ho provveduto a rendere pubbliche tali gravissime situazioni.

Il giorno successivo, il direttivo della Cgil di Ragusa ha deliberato l'avvio delle procedure finalizzate alla mia espulsione dall'organizzazione che riporto testualmente dal Comunicato stampa della Cgil di Ragusa:

 “Il comitato direttivo della Camera del lavoro di Ragusa ha giudicato, sostengono Giovanni Avola, segretario Generale della Cgil di Ragusa e Giovanni Cassibba presidente dell’organismo deliberante, i contenuti delle note rese alla stampa gravissimi. Tali contenuti si sono concretizzati con ripetuti attacchi alla CGIL.
Le falsità e le diffamazioni contenute hanno pesantemente leso l’immagine, il ruolo e il prestigio della CGIL, riscontrandosi le gravissime violazioni statutarie (art. 5 e 26 dello statuto della CGIL)”.

Nella decisione assunta dal comitato direttivo si sostiene, ancora, che: “fermo restando l’accertamento nelle sedi giudiziarie preposte delle eventuali responsabilità penali, ha deliberato, alla unanimità, di avviare la procedura di espulsione dalla CGIL di Romina Licciardi, chiedendo alla Commissione di Garanzia, ai sensi dell’articolo 26 dello Statuto della CGIL, di attivare i relativi adempimenti”.

Successivamente a tale adempimento e ancor prima di qualunque formale decisione da parte degli organi preposti all'accertamento di eventuali responsabilita', in data 8 aprile 2010 sono stata licenziata in tronco dalla Cgil di Ragusa.

Per quanto sopra premesso e considerato che dalla decisione di avviare le procedure di espulsione a tutt' oggi, trascoso circa un anno e mezzo, nessun organo di garanzia interno alla Cgil ha "attivato i relativi adempimenti" e che nessun accertamento di reponsabilita' e' stato mai formalmente adottato dagli organi preposti,con la presente richiedo formalmente alla Commissione di Garanzia di procedere con le istrutture del caso al fine di accertare eventuali violazioni statutarie  e regolamentari, nonche di procedere alla mia audizione.Tutto cio' al fine di comprendere le ragioni per le quali tale procedura, regolata statutariamente, non sia mai stata attivata ed al fine non secondario di accertare la verita' dei fatti sul piano politico, regolamentare e statutario.

In attesa di un cortese ed urgente riscontro, colgo l'occasione per porgervi i piu' cordiali saluti.
Romina Licciardi

Nessun commento:

Posta un commento